SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Il Consiglio dei ministri ha approvato recentemente in via definitiva il decreto legislativo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro:
“Testo Unico Salute e Sicurezza sul Lavoro”
Nel nuovo testo sono infatti comprese tutte le norme già presenti nel D. Lgs. 626/94, oltre ovviamente a una serie di altre misure che già esistono in materia di cantieri, vibrazioni, segnaletica, rumore, etc.
Con questi provvedimenti si ridisegna il quadro dei diritti dei lavoratori, visto che la prima novità importante riguarda l’estensione a tutte le prestazioni lavorative delle direttive sulla sicurezza.
Con il Testo unico si sancisce infatti il principio in base al quale il lavoratore deve essere tutelato in quanto tale, a prescindere dalle dimensioni dell’azienda in cui opera, dal sesso e dalla nazionalità.
Perfino se si lavora da casa – con il telelavoro – saranno applicate norme aggiornate alle rapide modificazioni del mercato del lavoro e della sua organizzazione generale. Si garantisce cioè “l’uniformità della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori sul territorio nazionale”.
Per quanto riguarda il campo di applicazione delle norme sulla sicurezza si prevede una generalizzazione a tutti i tipi di contratto, compresi quelli a progetto, a termine, a collaborazione.
Insomma le regole sulla sicurezza si applicano a tutti i lavoratori e lavoratrici “subordinati e autonomi”, fatta la sola eccezione dei lavoratori che effettuano prestazioni occasionali di tipo accessorio quali : “i piccoli lavori domestici a carattere straordinario”
C’è da mettere in rilievo il vero cuore dei nuovi provvedimenti. Non si tratta infatti di “sorvegliare e punire”, quanto di far crescere una nuova cultura della sicurezza. Per questo il decreto attuativo si basa sulla
Prevenzione, Informazione e Formazione
I veri obblighi stanno dunque nella stesura dei documenti sui rischi e nell’organizzazione pratica del lavoro.
Sanzioni
La norma prevede esplicitamente delle sanzioni, che possono arrivare fino all’arresto tramutabile in ammenda (da 5 a 15 mila euro), per quei datori di lavoro che non ottemperino agli obblighi sulla sicurezza. Ma solo in caso di incidenti mortali, quando vengano riscontrate responsabilità da parte dell’azienda per incidenti che provocano morti e feriti, sono previste sanzioni amministrative molto più pesanti con la sospensione dell’attività. Si applicano insomma sanzioni di pari passo con il diritto penale, come in ogni altro campo.
Al centro dell’attività imprenditoriale si pone l’obbligo di rispettare, in tutti i suoi aspetti, le norme sulla sicurezza.
È infatti di fondamentale importanza che le Aziende siano in regola con la legge, non solo per un aspetto di etica professionale, ma anche per il considerevole inasprimento delle sanzioni amministrative e penali.
Per ulteriori chiarimenti, potrà contattare lo Studio.
Cordiali saluti.
18.04.2008